2024: la raccolta che vincola i produttori di Franciacorta rosé nelle tonalità di rosa

Il Consorzio Franciacorta ha introdotto per i suoi rosati una grande novità

di Chiara Giorleo

Consorzio Franciacorta.

Ormai ci siamo, è questa l’annata dalla quale entra in vigore la modifica del disciplinare del Franciacorta relativamente alla misurazione scientifica del colore.

Non perde un colpo il Consorzio Franciacorta – da sempre pioniere in termini di ricerca e innovazione – che coglie in trend dei rosati ed interviene per evitare un’interpretazione troppo vasta e dispersiva della tonalità di rosa. Così, per il 2024 ha lanciato la misurazione delle tonalità del suo Franciacorta rosé in maniera scientifica. L’iniziativa entrata in questi mesi in disciplinare dovrà essere tenuta in considerazione, appunto, da questa raccolta.

Riordiamo, in sintesi, quanto previsto: in collaborazione con i Comitati Intersettoriali di Ottica (CIE) ed enologici (OIV) si è attinto dalla colorimetria tristimolo per realizzare un modello scientifico di misurazioni del colore come risultante dei livelli di rosso (a*) e giallo (b*), intensità (C), sfumature (H) e luminosità (L). Di questa misurazione, più puntuale ed accurata, beneficeranno staff tecnici, uffici commerciali, grafici e reparti di comunicazione e marketing, rendendo ora possibile una valutazione delle tonalità e delle peculiarità delle diverse annate.

Nel disciplinare è stato inserito un vincolo come parametro che verrà utilizzato dalle commissioni di degustazione dell’Ente di Controllo: determinazione delle caratteristiche cromatiche secondo metodo OIV 1-2006 (MA-AS2-11 R 2006), detto anche “CIELab”: i valori di H* non devono essere superiori a 80.

In seguito a valutazioni pluriennali è stato anche stabilito un range di H e C (saturazione) consigliato per i produttori che però non rappresenta un vincolo.

Chissà se un giorno si riuscirà a trovare anche una correlazione tra colore e sapori.